Soggetti Imprevisti


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Omogenitorialità e nuovi confini dell’essere genitori

5 Maggio 2015
Ore 9:30-17:30
Università degli Studi di Verona
Dipartimento di Pedagogia e Psicologia
Aula 2.3 – Polo Zanotto

Che cosa significa “diventare genitori”?

L’obiettivo della giornata è di aprire una prospettiva transdisciplinare attraverso un confronto tra posizionamenti, categorie concettuali e strumenti metodologici, per mettere al centro la genitorialità come esperienza soggettiva e fatto sociale complesso, espressione di un modo di essere e divenire soggetto proprio del tempo attuale.

In questa prospettiva l’omogenitorialità pone delle sfide teoriche, relativamente all’adeguatezza delle categorie interpretative del mondo disponibili, e delle sfide dal punto di vista operativo e applicativo, rispetto al pensiero sulle pratiche messe in atto dai servizi e dalla scuola nei confronti di configurazioni familiari in movimento.

Nella conferenza internazionale “Soggetti Imprevisti. Omogenitorialità e nuovi confini dell’essere genitori” abbiamo chiesto il contributo di esperte ed esperti di differenti discipline (psicologia, sociologia, pedagogia, antropologia) per articolare risposte a questa domanda ponendo al centro della riflessione la genitorialità omosessuale e altre forme di genitorialità non biologica, come quella adottiva.

Sono intervenuti Jacqui Gabb (Open University, UK), Rossana Di Silvio (Università di Milano Bicocca), Paolo Inghilleri (Università di Milano Statale), Laura Formenti (Università di Milano Bicocca), Susan Holloway (UC Berkeley, USA), Chiara Bertone (Università del Piemonte Orientale), Alessandra Gigli (Università di Bologna).

I diversi interventi hanno evidenziato che non è possibile pensare la genitorialità separandola dal mondo sociale in cui genitori e figli costruiscono la loro famiglia e dai modelli culturali sulla (buona) genitorialità con cui si confrontano. Le presentazioni, e il dibattito che è seguito con il pubblico presente, hanno inoltre messo in luce l’importanza fondamentale dei professionisti che incontrano le famiglie (nei contesti sanitari, al nido, a scuola) come soggetti-chiave nella costruzione di pratiche inclusive, capaci di promuovere il benessere dei bambini e prevenire le discriminazioni nei confronti delle diversità familiari.

Programma

Introduzione alla giornata: Federica de Cordova, Chiara Sità

Jacqui Gabb, sociologa, Open University, UK
Unsettling relationships: how do we research and understand same-sex parent families?

Rossana Di Silvio, antropologa, Università di Milano Bicocca:
Tra ‘essere’ e ‘fare’ i genitori: la sfida della parentela adottiva

Laura Formenti, pedagogista, Università di Milano Bicocca:
De-costruire un’idea di famiglia: il valore aggiunto della ricerca

Paolo Inghilleri, psicologo, Università Statale di Milano:
Il paradosso della cultura tra densità e precarietà: esperienza soggettiva, genitorialità, cambiamento

Susan D. Holloway, psicologa, UC Berkeley, USA
What happens when we place “non-dominant” families at the center?
Towards a person-based, contextually sensitive theory of parenting

Chiara Bertone, sociologa, Università del Piemonte Orientale:
La prospettiva delle pratiche familiari come strategia formativa: riflessioni da un’esperienza torinese

Alessandra Gigli, pedagogista, Università di Bologna:
Accogliere le diversità familiari: le coordinate dell’alleanza educativa

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